Una cosa è vivere artisticamente in mondi finzionali - separati dalla realtà e tollerati da chi il vero mondo lo regge - e pretendere di non farne parte (vedi cacciatori di demoni et similia), e un’altra è interpretare e trasfigurare i veri demoni della realtà attraverso la propria arte: cosa, quest`ultima, che al primo singolo del nuovo lavoro dei Rammstein funziona benissimo. Musicalmente violento e muscolare, incorniciato e sostenuto in poche ma decisive frasi di una tastiera solenne ma non stantia, Mein Teil si regge su alcuni dei riff più granitici prodotti dal combo tedesco. Per l’occasione, l’usuale, solidissima melodia da slogan d’assalto è incesellata da fraseggi alle corde dall’effettistica più sporca, meno netta, con una parte nettamente noiseggiante, mentre la voce abbandona parzialmente il basso profundo per remare verso un baritono acido. [ Continua su Kronic.it ]
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