Nel considerare la dimensione sinestesica e tattile del gioco elettronico i programmi d'uso possano essere visti come configurazioni discorsive potenziali, intessute su sostanze espressive che sono subordinate a sistemi logici, i quali costituiscono e delimitano ambienti di interazione. Questi ambienti sensoriali sono definiti dalle istanze produttive ed enunciative, ma le loro soglie sono anche negoziabili e ri-definibili se il loro potenziale semiotico non viene narcotizzato. Il caso dell'uso erotico del Trance Vibrator suggerisce come un'analisi sub specie ludi dei media elettronici non possa prescindere da un punto di vista passionale e sinestesico.
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