Project-Ring è morto, viva Project-Ring!
L’abbandono del 2D in favore dei poligoni è una verità storica nelle vicende espressive del gioco elettronico. Per questo, le recriminazioni dei nostalgici radicali su quello che il 2D avrebbe ancora potuto esprimere non andrebbero rigettate in toto come vacui sentimentalismi. In parte, è vero che il 2D avrebbe potuto dare molto di più. La violenta frattura tecnica determinatasi a metà dei novanta, con l’adozione progressiva del 3D, ha provocato un lento ma inesorabile tramonto delle tecniche di rappresentazione bitmap. In una lunga storia di episodi estetici, Nintendo ha prodotto teoria giocabile dello scontro tra paradigmi. Per carità, senza arrivare a uno statuto riflessivo dalla portata veramente artistica: eppure, avvicinandosi quantomeno a un discorso artistoide.
"Polygons Killed the Radio Stars" è il mio contributo all'ultimo numero del PDF videoludico più cenobitico della Rete. (Continua su Ring FINAL: "Fission Mailed")