Per gli addetti ai lavori, i musicisti e gli estimatori della musica, rock e non, la strage di Columbus non è “solo” l’ultimo episodio che correla in maniera inquietante la musica e la violenza delle armi da fuoco, ne una “semplice” strage in cui sono rimasti morti musicisti e spettatori innocenti di un concerto rock, ne un “semplice” compleanno amaro di un evento spiacevole. Poco importa se il nome di Darrell non si sia mai di fatto iscritto nella cultura mainstream: la sua morte è a tutti gli effetti la fine di un’icona musicale dagli indubbi meriti, una fine di quelle che feriscono con la loro cruda, feroce e inattesa forza. Scrivere di Dimebag Darrell per estrinsecarne i meriti musicali all’indomani della sua morte può risultare persino imbarazzante. Quando muoiono, infatti, sono tutti buoni, tutti bravi. Ma Darrell era bravo per davvero. [ Continua su Metallus.it ]