In quanto figli di una tecnologia in costante evoluzione o, meglio, evolutivi per vocazione genetica, i videogiochi sono indissolubilmente legati a un paradigma valutativo che li inchioda su un modello di avanzamento continuo, di evoluzionismo forzato, dove le nuove possibilità di calcolo vengono spinte a sostituire quelle già presenti e non del tutto sviscerate in nome del nuovo-a-tutti-i-costi. Spesso vecchi concepts validissimi vengono dimenticati in nome di un determinismo tecnologico in base al quale il migliore è sempre il visivamente più evoluto o il commercialmente più trendy. O, tragicomicamente, il più "realistico", termine abusato dalla peggiore dis-informazione, del settore e non, in occasione di ogni singolo ricambio tecnologico. [ Continua su Multiplayer.it ]